1. I diritti di uso civico gravanti su beni collettivi non possono essere posti nel nulla (ovvero
considerati implicitamente estinti) per effetto di un decreto di espropriazione per pubblica utilità,
poiché la loro natura giuridica assimilabile a quella demaniale lo impedisce, essendo, perciò,
necessario, per l’attuazione di una siffatta forma di espropriazione, un formale provvedimento di
sdemanializzazione, la cui mancanza rende invalido il citato decreto espropriativo che implichi
l’estinzione di eventuali usi civici di questo tipo ed il correlato trasferimento dei relativi diritti
sull’indennità di espropriazione.
Cassazione Civile, Sezioni Unite, Sentenza 10 maggio 2023, n. 12570, in Giurisprudenza Italiana, n. 4/2024, pag. 800: “Gli usi civici e il decreto di esproprio: un’occasione per ripensare ad un antico istituto guardando al futuro” di L.A. Vitolo