Francesco Merloni, Il d.lgs. n. 165 del 2001 e l’organizzazione delle competenze professionali dei funzionari pubblici, in Diritto amm., 2, 2022, pag. 359 e ss.
ABASTRACT: Al centro dell’attenzione è il modello adottato con la legislazione in materia di lavoro pubblico, a partire dal d.lgs. n. 29 del 1993, poi confluita nel d.lgs. n. 165 del 2001, Un modello organizzativo fondato sul ruolo centrale della dirigenza amministrativa, destinata a garantire funzionalità del lavoro, imparzialità e dialettica tra interessi dell’amministrazione e interessi dei funzionari pubblici. Un modello scarsamente attuato, ma anche pieno di limiti intrinseci, quali la chiusura dell’organizzazione: all’interno della distinta soggettività degli enti pubblici, degli uffici e nell’azione (e nelle responsabilità) del singolo funzionario. Un modello disegnato per le amministrazioni centrali e poi imposto all’intero sistema amministrativo. Un modello impoverito da politiche di austerità tradotte in mera riduzione della spesa per il funzionamento delle amministrazioni. Di qui la necessità di un apertura del modello, della sua differenziazione, di un investimento significativo nell’acquisizione di nuovo personale dotate do adeguate competenze: tecniche (si ipotizza una nuova distinta carriera tecnica ben retribuita), manageriali (si ipotizza una dirigenza capace di gestire le risorse a disposizione, etiche, (si richiede, per tutti i funzionari pubblici, adeguata conoscenza delle regole di compliance, destinate al rispetto delle regole di buon funzionamento e di imparzialità). Si segnala la distanza tra la dichiarata sensibilità al tema PNRR e la povertà delle politiche effettivamente attuate,.
SOMMARIO: 1. Premessa. 2. L’organizzazione delle amministrazioni pubbliche nell’evoluzione della disciplina del d.lgs. n. 165 del 2001. 3. I caratteri di fondo del modello organizzativo della LLP. 4. Le riforme “complementari” alla LLP: i controlli interni di funzionalità e la misurazione/valutazione della performance. 5. Le responsabilità individuali del funzionario pubblico. 6. La trasparenza. 7. I limiti del modello della LLP. 8. Il PNRR, tra consapevolezza della incapacità amministrativa degli enti pubblici e debolezza delle risposte. 9. Il superamento del modello. Quali amministrazioni, per quali politiche pubbliche. 10. Quali competenze professionali sono necessarie per l’attuazione delle nuove politiche pubbliche. 11. La distribuzione delle competenze professionali al servizio dell’intero sistema delle amministrazioni pubbliche (in attesa di una semplificazione organizzativa). 12. L’acquisizione (reclutamento) e l’inquadramento (carriere) dei funzionari ad elevata competenza tecnica. 13. La creazione di un ambiente organizzativo che assicuri la qualità del lavoro pubblico, l’assunzione di responsabilità, la necessaria discrezioanalità, la trasparenza. 14. Le “colpe” del diritto amministrativo.