Nino Paolantonio, Il potere discrezionale della pubblica automazione. Sconcerto e stilemi (sul controllo giudiziario delle “decisioni algoritmiche”), in Dir. amm., 4, 2021, pag. 813 e ss.
ABSTRACT: L’articolo si propone di esaminare il modo di atteggiarsi del potere discrezionale dell’amministrazione pubblica nell’ambito delle decisioni algoritmiche. Una disamina degli argomenti proposti da giuristi, filosofi, sociologi e neuroscienziati conduce alla conclusione che ogni processo cognitivo automatizzato che coinvolge l’esercizio della discrezionalità amministrativa deve essere riferito alle persone umane titolari degli organi degli apparati pubblici, mentre la macchina può costituire al massimo un ufficio della pubblica amministrazione. Queste osservazioni rafforzano il ruolo della legge generale sul procedimento anche nel settore delle decisioni algoritmiche e non diminuiscono, anzi rafforzano, il metodo del controllo giudiziario sulla discrezionalità amministrativa.
SOMMARIO: 1. Premessa. 2. Provvedimento algoritmico e potere amministrativo. 3. Sostituzione della macchina all’uomo e meccanismi di imputazione. 4. Della prevalenza dell'”umano” nel processo decisionale dell’algoritmo: i problemi aperti e le possibili soluzioni. 5. L’uomo: titolare dell’organo o “controllore”?. 6. Potere discrezionale ed Intelligenza Artificiale. L’attività cognitiva algoritmica della pubblica amministrazione. 7. Conclusioni.