“[…] nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo avente ad oggetto il pagamento di prestazioni professionali, ogni contestazione, anche generica, in ordine all’espletamento e alla consistenza dell’attività (come, nella specie, di inesistenza del mandato), è idonea e sufficiente ad investire il giudice del potere-dovere di verificare anche il “quantum debeatur”, senza incorrere nella violazione dell’art. 112 c.p.c. […]
Cass. civ., Sez. II, ord. 9 settembre 2021, n. 24387
– in Guida al Diritto, 49/50, 2021, pag. 75.