Laura Ancora, Il giudicato amministrativo anticomunitario: problema giuridico o politico?, in Diritto process. amm., 4, 2022, pag. 852 e ss.
Abstract: Il presente contributo ricostruisce i rapporti tra Corte di cassazione e Consiglio di Stato come definiti dall’art. 111, comma 8, Cost. e, più specificatamente, affronta la questione inerente alla possibilità di ricorrere per cassazione avverso una sentenza del g.a. adottata in violazione del diritto europeo. Risultando impraticabili i rimedi processuali esistenti secondo quanto si cerca di dimostrare, si paventa dunque la necessità di introdurre – in una prospettiva de iure contendo – un nuovo motivo revocatorio per la caducazione di un giudicato amministrativo anticomunitario, preoccupandosi di formulare al contempo limiti e condizioni, sì da ricercare un ragionevole equilibrio tra l’esigenza di assicurare la primautè del diritto comunitario e quella di garantire la stabilità della res iudicata. In ultimo, ci si interroga in merito all’opportunità di conservare, nell’ordinamento giuridico nostrano, il dualismo giudiziario, alla luce sia delle tensioni registrate tra giurisdizioni ordinaria ed amministrativa sia delle persistenti criticità in ordine all’imparzialità e terzietà del g.a.
Parole chiave: ricorso per cassazione per “motivi inerenti alla giurisdizione” – giudicato amministrativo anticomunitario – dualismo giurisdizionale.