1. L’interesse a ricorrere, quale species dell’interesse ad agire, deve avere le caratteristiche della
concretezza e dell’attualità, e deve consistere in un’utilità pratica, diretta ed immediata, che
l’interessato può ottenere con il provvedimento richiesto al giudice. La statuizione giudiziale, cui si
aspira mediante la proposizione del ricorso amministrativo, deve essere idonea ad assicurare,
direttamente ed immediatamente, l’utilità che la parte ricorrente assume esserle sottratta o negata o
disconosciuta, non essendo a tal fine sufficiente il mero riferimento alla generica pretesa al rispetto
di norme, svincolate dalla prospettazione di vizi dell’atto che incidono sulla sfera giuridica del
ricorrente. In un’ottica comparatistica, che valorizzi l’osmosi tra le giurisdizioni superiori su questioni
di rilievo comune, la soluzione secondo cui l’interesse che sorregge il ricorso debba necessariamente
rilevare in chiave concreta, e non astratto-ipotetica, si evince, peraltro, dalla previsione di cui all’art.
366-bis c.p.c, che sanziona, con l’inammissibilità, il motivo di ricorso per cassazione, il cui quesito
di diritto si risolva in un’enunciazione di carattere generale ed astratto, priva di qualunque indicazione
sul tipo della controversia nonché sulla sua riconducibilità alla fattispecie in esame. (1).
2. Rileva il Collegio che:
– l’appellante gestisce un impianto di messa in riserva e recupero di rifiuti speciali non pericolosi;
– le impugnate varianti vietano l’insediamento nel territorio comunale di attività di discarica e
trattamento di rifiuti speciali pericolosi, ovvero l’estensione delle attività già insediate per includervi
il trattamento di rifiuti speciali pericolosi;
– l’interesse sul quale l’appellante fonda i proposti ricorsi consiste nell’esigenza di evitare future
compromissioni della propria attività lavorativa, in astratto limitate dalle impugnate varianti al PGT.
Ma, in tal modo, è evidente la natura meramente astratto-ipotetica del dedotto interesse, che lungi
dall’essere attuale, rileva unicamente in vista di future ed eventuali iniziative imprenditoriali della
società appellante.
(1) Conformi: Cons. Stato, sez. VI, 14 gennaio 2019, n. 343; Cass. civ., sez. V, 11 maggio 2017, n. 11646.
Consiglio di Stato – Sezione Terza – Sentenza 20 febbraio 2025, n. 1419.