Paolo Tanda, La confisca urbanistica quale sanzione amministrativa conseguente a lottizzazione abusiva, in Diritto e processo amm., 3, 2022, pag. 699 e ss.
Abstract: Il lavoro – partendo dalla chiara volontà legislativa di predisporre, attraverso la fattispecie della lottizzazione abusiva e della relativa confisca, una forma di tutela anticipata dell’interesse urbanistico tutelato – cerca di dimostrare la natura ibrida ed ambigua della confisca urbanistica, la quale da un lato si presenta, soprattutto per il diritto interno, come sanzione amministrativa; dall’altro lato denota connotazioni non dissimili dalla sanzione penale. Optare per la natura giuridica di sanzione amministrativa consente di estendere alla confisca urbanistica una serie di importanti conseguenze giuridiche che, diversamente, non potrebbero prodursi. Tuttavia, tale opzione determina sul complessivo sistema normativo una serie di effetti distorsivi, che suggeriscono un netto dimensionamento dei casi in cui al giudice penale è riconosciuta la possibilità di applicare sanzioni amministrative. Nel presente studio si accenna ai principi stabiliti dalla giurisprudenza della Corte EDU, della Corte costituzionale e della Corte di Cassazione, per poi inquadrare le principali criticità dell’attuale disciplina della conformazione urbanistica con la dovuta attenzione per le ipotesi in cui quest’ultima deve essere esclusa nei confronti di coloro che effettivamente risultino in buona fede. Infatti anche tali soggetti vanno tutelati nella più ampia prospettiva di un oculato bilanciamento degli interessi in gioco, su cui pur sempre deve fondarsi la sopraindicata anticipazione della soglia di tutela a cui tende la confisca in esame. In particolare, si cerca di dimostrare che la previsione della possibilità di irrogare da parte del giudice ordinario la sanzione della confisca urbanistica determina irreversibili distonie nell’ordinamento giuridico tutte le volte in cui tale sanzione viene disposta nonostante la trasformazione del territorio venga effettuata sulla base di un provvedimento amministrativo che, sebbene ritenuto illegittimo dal giudice penale, rimane pur sempre valido ed efficace, non potendo essere annullato da tale giudice (c.d. lottizzazione sostanziale). Ulteriori criticità della confisca urbanistica, come attualmente configurata, sono da un lato l’assoluta idoneità a garantire un’effettiva tutela dell’interesse pubblico tutelato nella materia in esame (trasformazione del territorio in conformità agli strumenti urbanistici e salvaguardia della funzione pianificatoria dell’autorità amministrativa), dall’altro lato il palese contrasto con il principio di proporzionalità.
Tutto ciò comporta che l’art. 44 t.u. cit. risulta aver acquisito una fisionomia profondamente diversa da quella originariamente individuate dal legislatore, con la conseguenza della necessità di riscrivere totalmente tale norma, prevendendo soprattutto una serie di misure alternative alla confisca in esame che possano garantire il rispetto del citato principio di proporzionalità. In particolare, si cerca di dimostrare come la confisca, proprio per tali ultime considerazioni, debba avere ad oggetto solo i terreni effettivamente trasformati e non l’intera superficie della lottizzazione che in genere è molto più ampia. Si rileva, inoltre, l’importanza di tendere ad un innalzamento delle garanzie processuali e, quindi, ad un meccanismo che, in ossequio al principio costituzionale del giusto processo, consenta di disporre la confisca urbanistica (anche nel caso in cui sia maturata la prescrizione) solo e unicamente dopo il rigoroso accertamento di tutti i relativi presupposti. Si auspica, infine, un incisivo intervento del legislatore e della Consulta che, prendendo atto della mutata fisionomia assunta dalla disposizione di cui all’art. 44 cit., la rimoduli dando spazio a misure alternative alla confisca urbanistica che siano effettivamente capaci di tutelare gli interessi pubblici coinvolti.
SOMMARIO: 1. Premessa. 2. La natura di sanzione amministrativa della confisca urbanistica disposta dal giudice ordinario e le relative conseguenze. 3. La confisca urbanistica nella giurisprudenza della Corte EDU. 4. I principi affermati dalla Corte costituzionale. 5. L’orientamento della Corte di Cassazione. 6. Criticità dell’attuale disciplina della confisca urbanistica.