Diritto civile, Rassegna

DIRITTO CIVILE: 1. Obbligazioni in genere – Nascenti dalla legge – Ingiustificato arricchimento (senza causa) – Carattere sussidiario ex art. 2042 c.c. – Presupposti applicativi -Individuazione.

1. Ai fini del rispetto della regola di sussidiarietà di cui all’art. 2042 c.c., la domanda di ingiustificato
arricchimento (avanzata autonomamente ovvero in via subordinata rispetto ad altra domanda
principale) è proponibile ove la diversa azione – sia essa fondata sul contratto ovvero su una specifica
disposizione di legge ovvero ancora su clausola generale – si riveli carente ab origine del titolo
giustificativo, restando viceversa preclusa ove quest’ultima sia rigettata per prescrizione o decadenza
del diritto azionato o per carenza di prova del pregiudizio subito o per nullità derivante dall’illiceità
del titolo contrattuale per contrasto con norme imperative o con l’ordine pubblico. (Nella specie, la
S.C. ha cassato con rinvio la sentenza di merito che aveva dichiarato improponibile la domanda di
ingiustificato arricchimento, proposta in via subordinata rispetto a quella di risarcimento del danno
da responsabilità precontrattuale, nonostante quest’ultima fosse stata rigettata nel merito per carenza
di prova della violazione dell’obbligo di buona fede da parte del convenuto).

Cassazione civile, sezioni unite, sentenza 5 dicembre 2023, n. 33954, in Giurisprudenza Italiana, n. 3/2024, pag. 529: “La sussidiarietà dell’azione di arricchimento: il punto delle Sezioni unite” di P. Gallo

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