Appalti

APPALTI: Onestà e efficienza.

Giovanni Leone, Onestà e efficienza, in Diritto e processo amministrativo, 3, 2022, pag. 553 e ss.

Abstract: Quante volte la scelta del contraente privato è stata disciplinata dal Legislatore negli ultimi decenni (quanto meno dal 1994: la c.d. Legge Merloni)? Le soluzioni offerte sono state apprezzate dagli operatori? Quante volte ancora vedremo la materia oggetto di interventi più o meno radicali? Quello degli appalti è un campo minato, in quanto la lentezza con la quale sono eseguiti i lavori, le forniture e i servizi pubblici ha assunto proporzioni vistose. Ma non è solo una questione di lentezza e, quindi, di mancata soddisfazione degli interessi della collettività (oltre che di mancato rispetto degli impegni assunti in sede europea in occasione del finanziamento del c.d. PNRR), quanto, sovente, di erronee scelte (colpose o dolose) da parte delle stazioni appaltanti degli imprenditori che vengono dichiarati aggiudicatari delle gare pubbliche. Occorre esplorare itinerari diversi da quelli finora intrapresi, tenendo presenti due itinerari ineludibili: progettazione (possibilmente redatta dalla stazione appaltante) e controllo dello svolgimento della prestazione, (attraverso la direzione dei lavori ed il collaudo), entrambi, per quanto possibile, estremamente accurati. Se il progetto è accurato occorre far necessariamente riferimento agli astratti criteri e sub-criteri contemplati dall’offerta  economicamente più vantaggiosa?