Rassegna

APPALTI: 1. -Appalti -Appalti di servizi con caratteristiche standardizzate ed al contempo ad alta intensità di manodopera – Divieto di previsione del criterio di aggiudicazione del minor prezzo -Compatibilità con la normativa eurounitaria -Rimessione alla Corte di giustizia UE.

1.Il Collegio chiede alla Corte di giustizia UE di pronunciarsi sulla seguente questione
pregiudiziale:
“se i principi di libertà di stabilimento e di libera prestazione di servizi, di cui agli artt. 49 e 56 del
Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (TFUE), nonché il principio euro-unitario di
proporzionalità e l’art. 67, paragrafo 2, della direttiva 2014/24/UE ostino all’applicazione di una
normativa nazionale in materia di appalti pubblici, quale quella italiana contenuta nell’art. 95,
commi 3, lettera a), e 4, lettera b), del decreto legislativo 18 aprile 2016 n. 50, nonché nell’art. 50,
comma 1, del medesimo decreto legislativo, come anche derivante dal principio di diritto enunciato
dall’Adunanza plenaria del Consiglio di Stato nella sentenza 21 maggio 2019, n. 8, secondo la
quale, in caso di appalti aventi ad oggetto servizi con caratteristiche standardizzate ed al contempo
ad alta intensità di manodopera, è vietata all’amministrazione aggiudicatrice la previsione, quale
criterio di aggiudicazione, di quello del minor prezzo, anche nell’ipotesi in cui la legge di gara
abbia cura di prevedere il ribasso sul solo aggio o utile potenziale di impresa, con salvezza dei
costi per la manodopera”.

Consiglio di Stato – Sezione Quinta – Ordinanza 5 dicembre 2023, n. 10530

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