Antimafia

ANTIMAFIA: I “nuovi” protocolli di legalità e la documentazione antimafia nei rapporti tra privati.

Calogero Commandatore, I “nuovi” protocolli di legalità e la documentazione antimafia nei rapporti tra privati, in Urb. e appalti, 1, 2022, pag. 15 e ss.

Abstract: Esigenze di salvaguardia dell’ordine pubblico economico, della libera concorrenza tra le imprese e del buon andamento della Pubblica Amministrazione impongono che gli imprenditori, della cui affidabilità e moralità vi siano obiettive ragioni per dubitare, non possano essere titolari di rapporti contrattuali con le Pubbliche Amministrazioni ovvero destinatari di titoli abilitativi da queste rilasciati, come individuati dalla legge, o di contributi, finanziamenti o mutui agevolati ed altre erogazioni dello stesso tipo, comunque denominate.

Storicamente tali esigenze sono state soddisfatte, quanto al contrasto del fenomeno mafioso, dalla particolare incapacità speciale delle imprese nei rapporti con la P.A. portata dalla documentazione antimafia e, quanto al contrasto alle organizzazioni criminali e ai fenomeni latu sensu corruttivi, dalla previsione, tramite protocolli di legalità, di un “contenuto contrattuale imposto”, nei rapporti tra imprese e P.A.

L’art. 83-bis, D.Lgs. n. 159/2021, introdotto dall’art.  3, comma 7, D.L. 16 luglio 2020, n. 76, conv. in L. 11 settembre 2020, n. 120, amplia la nozione di protocollo di legalità che assurge a strumento di estensione della documentazione antimafia anche nei rapporti tra privati.