1. E’ legittimo il provvedimento di diniego di accesso agli atti preordinato a conoscere il nominativo
del terzo che, con un atto di segnalazione o denuncia comunque denominato, ha sollecitato
l’attivazione dei poteri di controllo e di verifica da parte della Pubblica Amministrazione, il cui esito
ha condotto all’adozione di un atto sfavorevole per il destinatario. La segnalazione, infatti, rimane
estranea al procedimento e l’eventuale conoscenza della stessa e del suo autore non risponde a un
rapporto di strumentalità con l’atto finale adottato. In tale ipotesi, infatti, la pretesa a conoscere il
nominativo del segnalante assume un carattere emulativo che l’ordinamento non tutela.
Tribunale Amministrativo Regionale per l’Emilia-Romagna Bologna, Sezione Seconda, Sentenza 31 gennaio 2024, n. 70 in Guida al Diritto n. 8/2024, pag. 90: “A presidio della corretta trasparenza il vaglio del nesso di causalità” di G. Pernice