Energia

ENERGIA: 1. Provvedimento autorizzatorio unico regionale (PAUR) ex art. 27-bis D.Lgs. n. 152/2006 per la costruzione di un impianto di produzione di energia elettrica da fonte eolica – Richiesta di rimodulazione del progetto al di fuori della Conferenza di servizi – Illegittimità. 2. Provvedimento autorizzatorio unico regionale (PAUR) ex art. 27-bis D.Lgs. n. 152/2006 per la costruzione di un impianto di produzione di energia elettrica da fonte eolica – Vincolo da usi civici – Mutamento di destinazione – Competenza esclusiva regionale – Sussiste -Parere negativo del Ministero della Cultura – Irrilevanza 3. Divieto di edificazione di aree percorse da fuoco – L. n. 353/2000 – Opere pubbliche – Non si applica agli impianti FER.

1. La richiesta dell’Amministrazione di un progetto alternativo o di un tracciato alternativo non può
essere legittimamente acquisita al di fuori della sede della Conferenza di servizi.
2. La presenza del vincolo da usi civici è di natura diversa dagli altri vincoli disciplinati dagli articoli
136 e 142 del Codice beni culturali giacché deriva dal fatto storico dell’uso collettivo che una
determinata comunità faccia di determinate aree del territorio civico. Rispetto ai beni gravati da usi
civici la Regione può anche autorizzare il mutamento di destinazione o l’alienazione definitiva.
La Regione è il soggetto istituzionale a cui è affidata la competenza a esprimersi in materia e a vigilare
sul rispetto della specifica tipologia di vincolo, non potendo limitarsi a esprimere un parere “per
relationem” rispetto all’Autorità statale. Il parere negativo espresso dal Ministero della Cultura non
impedisce l’adozione del provvedimento di autorizzazione, laddove l’amministrazione procedente
compia una valutazione discrezionale favorevole all’approvazione del progetto.
3. La legge n. 353/2000, che prevede il divieto di utilizzare a scopo edificatorio aree che siano state
percorse da fuoco, all’articolo 10 prevede che è comunque consentita la costruzione di opere
pubbliche necessarie alla salvaguardia della pubblica incolumità e dell’ambiente per cui il divieto di
mutamento di destinazione non è assoluto e non ha riguardo agli impianti alimentati da fonti
rinnovabili.

Consiglio di Stato, Sezione Quinta, Sentenza 5 febbraio 2024, n. 1170

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