Rassegna

SANITÀ PUBBLICA – 1. Diritti inviolabili o fondamentali – Tutela della salute – Trattamenti vaccinali raccomandati – Medesimo fondamento di quelli obbligatori – Conseguente affidamento del singolo nei confronti di quanto consigliato dalle autorità sanitarie. 2. Diritti inviolabili o fondamentali – Tutela della salute – Diritto all’indennizzo – Riconoscimento a favore dei soggetti che abbiano subito lesioni o infermità, da cui sia derivata loro una menomazione permanente della integrità psico-fisica, a causa di trattamenti vaccinali obbligatori o raccomandati – Fondamento – Dovere di solidarietà nei confronti di chi si è attenuto a un comportamento finalizzato a proteggere la salute generale 3. Illegittimità costituzionale parziale della disposizione che non prevede il diritto all’indennizzo a favore di soggetti che abbiano subito una menomazione permanente dell’integrità psico-fisica per essersi sottoposti a vaccinazione contro il contagio da papilloma-virus umano-HPV. – Sussiste -Ragioni.

1. Tramite la campagna vaccinale l’autorità pubblica fa appello alla autodeterminazione dei singoli
(o alla responsabilità genitoriale, ove si tratti di vaccinazioni raccomandate ai minori), ingenerando
negli individui un affidamento nei confronti di quanto consigliato dalle autorità sanitarie, sicché, in
ambito medico, raccomandare e prescrivere finiscono per essere percepite quali azioni egualmente
doverose in vista dell’obiettivo della tutela della salute (anche) collettiva. Ferma restando la diversità
fra le «due tecniche», di cui l’autorità pubblica può ritenere di avvalersi, nondimeno tra obbligo e
raccomandazione non si apprezza una diversità qualitativa. (Precedenti: S. 129/2023; S. 118/2020 –
mass. 43420; S. 137/2019; S. 5/2018 – mass. 39690; S. 268/2017 – mass. 40637; S. 423/2000; S.
226/2000; S. 107/2012; S. 27/1998 – mass. 23685). […]

Corte Costituzionale, sentenza 26 settembre 2023, n. 181, in Il Foro Italiano, 1/2024, Parte I, pag. 22

vedi il documento