Rassegna

APPALTI: 1. -Giurisdizione – Processo amministrativo – Interesse a ricorrere -Interesse concreto ad ottenere delle utilità: esonero dal pagamento della cauzione e/o cancellazione delle iscrizioni dei provvedimenti di esclusione dal Casellario ANAC -Sufficienza. 2. Appalti -Intervenuto affidamento, da parte della stazione appaltante, alla SUA di gestire la procedura di gara -Separazione dei ruoli (del RUP) della stazione appaltante/ente committente e (del RUP) della SUA/ente committente ausiliaria -Sussistenza. 3. -Appalti -Procedimento di aggiudicazione -Obbligo di astensione da parte del funzionario che abbia adottato molteplici provvedimenti pregiudizievoli nei confronti dell’impresa concorrente -Insussistenza -Ragioni. 4. -Appalti -Concetto di «grave illecito professionale» -Dubbio sull’integrità e sull’affidabilità dell’operatore economico -Sufficienza. 5. -Appalti -Esclusione per «grave illecito professionale» -Tassatività dell’elencazione delle cause di esclusione ex. art. 80, comma 5, lett. c, d.lgs. n. 50 del 2016 -Insussistenza. 6. -Appalti -Valutazione della sussistenza dei gravi illeciti professionali -Discrezionalità della stazione appaltante -Sussistenza -Sindacabilità in sede giurisdizionale solo per abnormità o manifesta irragionevolezza. 7. -Appalti -Gravi illeciti professionali -Previo accertamento con sentenza -Non è necessario – Gravi indizi -Sufficienza. 8. -Appalti -Esclusione per gravi illeciti professionali: consistente mole di contenziosi pendenti -Sufficienza. 9. -Appalti -Esclusione per gravi illeciti professionali -Escussione della cauzione -Obbligo – Discrezionalità -Insussistenza.

1. L’ art. 100 c.p.c. è espressione di un principio generale valido anche nel processo amministrativo,
secondo il quale costituisce condizione per l’ammissibilità dell’azione, oltre alla titolarità di una
situazione giuridica sostanziale di diritto soggettivo o di interesse legittimo, anche la sussistenza
dell’interesse a ricorrere, inteso quest’ultimo non come idoneità astratta dell’azione a realizzare il
risultato perseguito ma, più specificamente, come interesse proprio e concreto del ricorrente al
conseguimento di un’utilità o di un vantaggio (materiale o, in certi casi, morale) a mezzo del
processo amministrativo; vale a dire, nell’ottica di un processo di stampo impugnatorio-annullatorio
che il processo amministrativo assume come suo presupposto la sussistenza di un interesse
all’eliminazione del provvedimento che il ricorrente ritiene lesivo della propria sfera giuridica.
Nella specie l’appellante mira a tutelare l’interesse concreto ad ottenere delle utilità (l’addotto
esonero dal pagamento della cauzione e la cancellazione delle iscrizioni dei provvedimenti di
esclusione dal Casellario ANAC nel frattempo intervenute). Sussiste anche l’interesse morale a non
veder astrattamente compromessa la propria immagine di operatore economico. […]

Consiglio di Stato -Sezione Sesta -Sentenza 28 novembre 2023, n. 10483, in Diritto Processuale Amministrativo n. 2/2023, pag. 377, con nota di D. Capotorto: “L’espulsione dal mercato per eccesso di livore: le derive giusnaturalistiche della nozione di moralità professionale e l’effettività del sindacato giurisdizionale nella recente giurisprudenza amministrativa”

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