1. “[…] L’unica coerente e ragionevole lettura possibile dell’ambito di estensione degli interventi
ammessi dallo strumento di pianificazione urbanistica (in questo, come in ogni altro caso analogo)
è quella che li congela alla fase della loro prefigurazione, sicché il rinvio ad eventuali indicazioni
normative non può che essere inteso come recettizio. Ove infatti il richiamo contenuto nell’art. 6
della N.T.A. all’art. 3, comma 1, lett. b), del d.P.R. n. 380 del 2001 […]
Cons. Stato, Sez. II, 24 aprile 2023, n. 4110