Sandro Amorosino, L’effettività delle regolazioni del territorio al tempo dell’urbanistica “liquida”, in Urb. e appalti, 5, 2022, pag. 616 e ss.
Abstract: Tra il diritto urbanistico e le scienze urbanistiche vi è, da sempre, una forte interazione: non si possono disciplinare giuridicamente le molteplici attività che incidono sul territorio senza conoscere le evoluzioni della cultura urbanistica e delle realtà territoriali. Il problema attuale è che sia gli istituti giuridici “tradizionali” (come la gerarchia dei piani), sia le teorie sistematiche dell’urbanistica sono in profonda crisi perchè non riescono a “padroneggiare” i tumultuosi, ingannevoli processi di trasformazione dei territori. Evitando “fughe in avanti” negli scenari futuribili, specie di mutazione delle città, urbanisti e giuristi devono, con molta umiltà, cercare di cogliere le macrotendenze delle trasformazioni ed, almeno in parte, di governarle. A questo fine uno strumento empirico, semplificato e flessibile può essere un master plan che individui gli indirizzi e le scelte assiali delle politiche pubbliche e del territorio.
Sommario: La risalente relazione tra il diritto del territorio e l’urbanistica – L’inadeguatezza dell’urbanistica “tradizionale” a fronte dei macro-processi di mutazione territoriale – (Segue) le riflessioni e proposte di alcuni urbanisti – I macro-fattori strategici che condizionano gli assetti e le trasformazioni del territorio – Alla ricerca di un master plan sintetico e flessibile.