Ezio Maria Barbieri, Il superamento dei limiti dimensionali stabiliti per i ricorsi giurisdizionali amministrativi, in Dir. process. amm., 1, 2022, pag. 223 e ss.
ABSTRACT: L’Autore condivide il valore del principio di sinteticità nella stesura degli atti del ricorso giurisdizionale amministrativo, ma non apprezza che il legislatore abbia stabilito che lo spazio a disposizione delle parti per la prospettazione dei propri argomenti sia stabilito dal giudice senza conoscere le concrete esigenze degli interessati, potendo ciò interferire su una adeguata esposizione del loro pensiero. L’Autore ritiene, inoltre, che la normativa vigente consenta al giudice soltanto la facoltà di non pronunciarsi sugli argomenti eccedenti i limiti spaziali consentiti e quella di valutare la condotta delle parti al solo fine della quantificazione della condanna al pagamento delle spese processuali. La giurisprudenza che dichiara l’inammissibilità degli argomenti eccedenti i limiti spaziali consentiti ed anche quella che ne chiede alle parti, come condizione per il loro esame, un sintetico riassunto eccederebbe i limiti di una corretta interpretazione della legge.
SOMMARIO: 1. Premessa. 2. L’introduzione del dovere di sinteticità nel processo amministrativo. 3. Primi orientamenti giurisprudenziali. 4. Sanzioni contro le difese sovrabbondanti. 5. Riformulazione delle difese nei limiti consentiti. 6. Una diversa lettura delle norme vigenti. 7. La giurisprudenza e l’autorizzazione a superare i limiti dimensionali consentiti. 8. Conclusioni.